Questo è un argomento che già da tempo volevo affrontare con voi, provando a fare delle riflessioni e sicuramente provocando delle disapprovazione da parte di qualche genitore ostinato.
E' giusto pubblicare le foto dei bambini online?
I nuovi nativi digitali conosceranno il valore delle privacy, se si abituano fin dalla nascita a non averne una?
C’è proprio BISOGNO di esporre i propri figli come trofei di caccia? Per quanto un genitore sia orgoglioso dei propri figli e dei loro risultati, dovrebbe ricordarsi che quella è la loro vita e dovrà esserne un custode più che rispettoso.
Quando noi adulti esibiamo orgogliosi la foto di un figlio lo esponiamo ad un pericolo, reale ed oggettivo. E il rispetto? Un minore non ha strumenti per contrastare quella che è comunque una sua oggettivizzazione della realtà.
Se anche voi avete provato ad esporre questi argomenti con parenti e amici, la maggior parte ci rassicura dicendo che quelle foto possono vederle soltanto gli amici, selezionati; ma la nostra privacy è soltanto un’illusione! Una volta postate le foto sul web e decidiamo di cancellarle, i social network ed i motori di ricerca in generale, non sono così attenti ad eliminarle dai loro database!
Vi pongo un'altra questione:
Pensate mai al pericolo a cui esponete i vostri figli?
Se inserite su Facebook le parole chiave “primo giorno scuola” vediamo comparire centinaia di “stati” con foto di minori, che possono essere viste liberamente da chiunque abbia un account facebook (anche malintenzionati, pedofili), condividendo anche altre informazioni che potrebbero mettere in pericolo i propri figli: indirizzi, targhe di auto, nome della scuola, in commenti e non.
Esempio pratico:
Queste sono alcune delle immagini pubbliche che Marta ha trovato e oscurato:"Sono un pedofilo e siccome adescare bambini per strada non è molto sicuro, li cerco online. Facebook è pieno di account di bambini, molti di loro hanno il profilo pubblico. In più mi aiutano i loro genitori. Oggi è il primo giorno di scuola, quindi su facebook è la "fiera del bambino", uso le 3 parole-chiave e mi appaiono centinaia di foto, collegate ad altrettanti profili pubblici. Individuo un bambino della mia città, in una delle foto è indicato il nome della scuola e classe del bambino, Vado su google, cerco l’indirizzo, so dove il bimbo va a scuola. Ho anche riconosciuto la via dove abita. So dove va a calcio (tra le foto pubbliche ce n’è una dell’attestato della scuola calcio). So i nomi di papà, mamma, zio, nonni. So che abita a piano terra, e con un po’ di fatica posso sapere in quale palestra va la mamma, gli orari di lavoro del papà, e così via. Non c’è bisogno di aggiungere quanto possa essere pericoloso."
esempio tratto dal blog di Marta Marchesi
Spero che questo articolo aiuti a riflettere….e a far mettere da parte la voglia di esporsi e di esporre gli altri a tutti i costi!
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